In good company with Huawei

Team District
3 min readMar 7, 2022

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Torniamo con le nostre interviste ad aziende con una cultura interna particolarmente interessante e lo facciamo in grande con Sebastiano Boni, Head of User Experience @ Huawei Aesthetic Research Center di Milano, che ci parla dell’importanza della ricerca e del perché unirsi al team di design di Huawei. Sogniamo un po’ grazie a lui!

1. Qual è il valore più importante della cultura della tua azienda?

Huawei è un’azienda customer-centric, fortemente orientata al cliente e i nostri core value, che regolano ed orientano il nostro modo di operare, riflettono l’importanza di questo valore e della dedizione che l’azienda e tutti i suoi dipendenti e collaboratori hanno verso il Cliente.

In questi ultimi due anni posso dire di averlo visto a tutti livelli: non solo dedizione verso i “clienti esterni”, i nostri stakeholder, ma anche dedizione verso il cliente “interno” ovvero i propri dipendenti e collaboratori, anche in momenti difficili come quelli della pandemia.

2. In cosa vi sentite “avanti” rispetto alle altre realtà?

Huawei è un’azienda che investe più del 15% del proprio fatturato ogni anno in ricerca e sviluppo, che, a conti fatti, è una cifra enorme. C’è una forte spinta a creare innovazione, per un mondo più “intelligente”, migliore e oggi anche sempre più “verde”. Grazie al know-how presente in azienda, sia in ambito design sia tecnologico, abbiamo l’opportunità di progettare il futuro, mettendo tecnologia e design al servizio della persona.

3. Su cosa volete puntare da qui al prossimo anno?

L’ Aesthetic Research Center di Milano, in cui lavoro come Head of User Experience, è un centro di ricerca sul design con l’obiettivo di creare il futuro dell’ecosistema di prodotti e servizi Huawei avvalendosi dei migliori talenti e partner del design italiano ed europeo.

Uno dei nostri principali obiettivi sarà rafforzare ed espandere il nostro ecosistema di prodotti e servizi, esplorando ambiti che rappresentano una sfida nuova non solo per il nostro centro di ricerca ma anche per tutta Huawei, come ad esempio quello dell’automotive. Per questo motivo stiamo cercando anche nuovi designer che condividano i nostri stessi valori e la volontà di “disegnare” il futuro.

4. Quali altre aziende o brand vi ispirano?

Ce ne sono tante e spaziano dal design alla moda. Realtà come Porsche Design e Iris Van Herpen condividono il nostro stesso spirito di eccellere, di creare valore per i propri utenti e fare innovazione.

5. Perché un giovane designer dovrebbe venire da voi piuttosto che altrove?

Huawei è un’azienda internazionale nel vero senso della parola e inclusiva. Le differenze culturali ci sono ma in Huawei abbiamo la possibilità di conoscerle e di farne un punto di forza.

Lavorare nel team di User Experience vuol dire essere immerso in un ambiente multiculturale (ad oggi abbiamo 9 nazionalità diverse all’interno dell’Aesthetic Research Center di Milano) e multidisciplinare, che ci permette di lavorare su tematiche diverse e di arricchirci costantemente, sia dal punto di vista professionale sia umano.

Grazie a questa diversità e al forte orientamento alla ricerca continua e all’innovazione, abbiamo la possibilità di essere sognatori, immaginare e realizzare le esperienze digitali del futuro, e questo, per un designer, è un grande privilegio.

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